luni

Sì, ti ho amato…


Sì, ti ho amato… e come ti ho amato!

Come fosse l’ultima strada,

l’ultima panchina, l’ultimo muro…

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Nevicava sulle parole

e sulle promesse,

che ci rivedremo sulla stessa strada,

che ci siederemo sulla stessa panchina

protetti dal vento,

e che ci baceremo ancora

dietro allo stesso muro

coperto di graffiti.

Sì, ti ho amato!

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E nevicava su Corso Buenos Aires,

sulla linea M1,

da Loreto fino a Duomo.

Eri sola nell’ultimo vagone,

no… non ti sei voltata

neanche un attimo.

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E nevicava su Vienna,

sulle ali degli aerei,

sui voli cancellati…

Nevicava a Milano, e tu mi mostravi

in una foto alla Story.

Sì, ci siamo amati…

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Conoscevo il tempo, conoscevo tutto

dal tuo sorriso su Insta.

“Esco con gli amici stasera”,

mi scrivevi in un messaggio,

e poi apparivi a braccetto con un altro…

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Nevicava a Parigi, nevicava a Londra,

nevicava su Viale Monza.

Lo sapevi anche tu, lo sapevo anch’io…

Sì, ci siamo amati…

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Ma io sapevo, così storditi com’eravamo,

che potevo stringerti

solo su una panchina, lo sapevo…

che potevo amarti

solo su una strada, lo sapevo…

che era la prima e l’ultima volta.

Sì, ti ho amato…

per tutti i voli cancellati,

per tutte le panchine del Parco Sempione,

e per tutti i muri

che non hanno più raccontato

la nostra storia.

Sì… ti ho amato…

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E nevicava su Vienna,

sulle ali degli aerei,

sui voli cancellati…

Nevicava a Milano, e tu mi mostravi

in una foto alla Story.

Sì, ti ho amato…

---

Finché si sono spente le luci sulla nostra strada,

finché è arrivata la M1

a portarti via dalle mie braccia.

Si sono aperte le porte, tutte…

e sei salita come in un portale,

come in un sogno di una notte

bevuta a shot al Rocket.

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Nevicava a Parigi, nevicava a Londra,

nevicava su Viale Monza.

Lo sapevi anche tu, lo sapevo anch’io…

che ogni inverno è sempre più duro,

sempre più gelido, sempre più lontano…

dalle panchine, dai nostri muri…

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Sì… ci siamo amati…




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